E sono sei. Tanti sono i paesi dell’Africa occidentale toccati dalla terribile epidemia di febbre emorragica Ebola. <br /><br />Fra le novità di queste ore la vedova di un medico<br />morto a causa del virus, nella città nigeriana di Port Harcourt è risultata positiva alla malattia. Brutta notizia, anche perché vuol dire che la malattia è uscita da Lagos dove si credeva fosse circoscritta. Positivo invece il fatto che su 15 casi in Nigeria 7 si sono risolti positivamente. Ma la strada è tutta in salita secondo un esperto: “Non possiamo isolare o ignorare l’Africa occidentale. Questo non è soltanto un problema regionale. Se non fermiamo l’Ebola sarà una minaccia per il continente e sul lungo periodo una minaccia per il mondo. Il problema può sembrare insormontabile, per questo necessitiamo una risposta globale. Una risposta su larga scala per aiutare i pazienzi, per risalire ai loro contatti, per assicurare un buon trattamento e, se necessario, una sepoltura sicura. L’ebola si muove velocemente, ma la gente può essere più veloce”. <br /><br />Non troppo secondo alcuni. in Sierra Leone alcuni medici hanno iniziato uno sciopero perché non si sentono al sicuro e temono per la propria vita.