Le immagini che arrivano dal quartiere di Kievski, a Donetsk, non sembrano quelle di una notte di tregua. Eppure il cessate il fuoco tra Ucraini e filo-russi concordato venerdì, sembra complessivamente tenere, nonostante entrambe le parti si accusino a vicenda di numerose violazioni. E’ quanto dichiarato dal portavoce del Consiglio Nazionale della Difesa ucraina: <br /><br />“In generale la situazione nelle ultime 24 ore è rimasta stabile. Entrambe le parti hanno complessivamente rispettato il cessate il fuoco. Lunedì è stato il primo giorno relativamente calmo nell’Ucraina orientale. Ma allo stesso tempo i terroristi stanno rafforzando le proprie posizioni”. <br /><br />Nell’accordo di Minsk, il ministro degli esteri russo Lavrov dice di confidare soprattutto in un imminente dibattito sullo statuto da riconoscere alle regioni del sud-est ucraino e aggiunge: <br /><br />“I Paesi occidentali non devono dare carta bianca alle autorità ucraine consentendo loro di agire come vogliono per mesi dimenticando che l’applicazione dell’accordo raggiunto è la condizione per la risoluzione di ogni conflitto”. <br /><br />Cinque soldati ucraini sono stati uccisi negli ultimi giorni secondo fonti militari, sottolineando le sbavature della tregua, parte di un piano di pace designato per mettere fine a un conflitto che dura da cinque mesi. <br /><br />Il nostro corrispondente, Sergio Cantone: <br />‘‘Un cessate il fuoco con scontri sporadici come quello in corso in Ucraina può far pensare due cose. Una, che le due parti stiano testando i rispettivi sistemi nervosi in vista del negoziato, e invece la seconda, più pessimista, che una delle due controparti si prepari a qualcosa di ben più grosso per andare ben oltre l’attuale linea del fronte”.