È una tregua fragile, costantemente interrotta da sporadiche sparatorie: a Donetsk, la roccaforte dei ribelli, in mattinata le autorità locali hanno segnalato altri due civili uccisi. <br />Colpi di mortaio sono caduti anche nella zona dell’aeroporto. <br /><br /> Nel quartiere Kiivski, alcune case erano in fiamme: qui è morta almeno una persona, un disabile che non è riuscito ad abbandonare la casa in tempo. <br /><br /> “Hanno cominciato a sparare gli uni contro gli altri e un colpo di mortaio è caduto su una condotta del gas. C‘è stata una grande fiammata, gli appartamenti hanno cominciato a bruciare”, racconta un abitante del quartiere. <br /><br /> Tra i provvedimenti approvati dal Parlamento nelle ultime ore c‘è anche l’amnistia per i ribelli che non si siano resi protagonisti di gravi crimini, e uno statuto speciale, per tre anni, per alcune province nelle regioni ribelli. Oltre ad elezioni locali previste per il 7 dicembre. Provvedimenti rispediti al mittente sia dai ribelli sia dall’estrema destra nazionalista.