La Cina alza il tono contro le proteste ad Hong Kong all’avvicinarsi dello scadere dell’ultimatum che i manifestanti hanno dato per le dimissioni del governatore locale.<br /><br />Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in un incontro a Washington con il Segretario di Stato americano John Kerry, ha ribadito che la crisi nell’ex-colonia britannica è un affare interno.<br /><br />“Il Segretario di Stato Kerry ha menzionato Hong Kong” ha detto Wang Yi. “Il governo cinese si è espresso in merito in modo chiaro e netto. Quella di Hong Kong è una questione interna cinese. E tutti i Paesi devono rispettare la sovranità della Cina, un principio base della governance internazionale”.<br /><br />Kerry ha mantenuto un tono conciliante facendo appello al rispetto dei manifestanti pacifici da parte delle autorità di Hong Kong.<br /><br />“Siamo convinti che una società aperta con il più alto livello possibile di autonomia e guidata nel rispetto della legge sia essenziale per la stabilità e la prosperità di Hong Kong. E abbiamo la forte speranza che le autorità di Hong Kong daranno prova di moderazione rispettando il diritto delle persone a manifestare pacificamente”.<br /><br />I militanti del movimento di disobbedienza civile che da 5 giorni occupano le strade della metropoli si stanno avvicinando alla sede del governo locale. Hanno promesso l’occupazione dei palazzi delle istituzioni se il “chief executive” Chun-ying Leung non lascerà l’incarico entro la mezza notte di oggi.