Pesa 1,775 Kg, ha un mese di vita e sta bene: è il primo bambino al mondo nato da una madre che ha subito un trapianto d’utero.<br /><br />Il parto è avvenuto in Svezia, a Göteborg. La donna, una svedese di 36 anni, aveva le ovaie funzionanti ma era nata senza utero perché affetta dalla Sindrome di Rokitansky (MRKH), che colpisce una bambina su 5000.<br /><br />Dopo aver ricevuto l’organo da un’amica 61enne, in menopausa da sette anni, si è sottoposta ad una fecondazione in vitro.<br /><br />“Quando ho visto il mio bambino è stata una sensazione fantastica”, ha raccontato, “Dopo anni e anni di dolore e di speranze perdute mi sentivo per la prima volta una mamma”.<br /><br />Questa notizia ha acceso le speranze di molte aspiranti madri in tutto il mondo. In Italia, Maria Laura Catalogna, affetta dalla medesima sindrome e fondatrice di un’associazione dedicata, ha lanciato un appello al governo perché la patologia venga inserita tra le malattie rare e si faccia più ricerca.<br /><br />“È una grande emozione, la più grande ricompensa è vedere una nuova famiglia felice e sapere di aver trovato un trattamento per migliaia di donne”, ha dichiarato il Professor Mats Brannstrom, a capo del team di ricerca dell’Università di Göteborg. Ha condotto i test clinici sulla neomamma e su altre 8 donne svedesi, che nel 2013 hanno ricevuto un utero da donatrici viventi.<br /><br />Lo studio svedese è cominciato dieci anni fa. In passato altri tentativi erano falliti: le gravidanze non erano state portate a termine nel 2000 in Arabia Saudita e nel 2011 in Turchia.
