Sarebbe potuto nascere un colosso da 127 miliardi di euro, un vero e proprio titano delle materie prime. Ma così non è stato. Rio Tinto ha respinto al mittente la proposta di Glencore, che quest’estate aveva messo nel mirino le attività di estrazione del ferro del gigante minerario. <br /><br />Un’operazione che avrebbe fatto sembrare l’acquisto di Xstrata l’anno scorso un gita aziendale. Ma che non è andata in porto a causa dei tanti ostacoli: il prezzo, che avrebbe richiesto un premio per gli azionisti di Rio degno di questo nome, le possibili ripercussioni antitrust, il via libera del principale azionista Chinalco. La lista molto è lunga.