Tra Turchia e Siria il dramma delle famiglie divise dalla guerra. Celal ha lasciato Kobane una settimana fa ed è in territorio turco, ma quando Ankara ha chiuso il confine la sua famiglia è rimasta bloccata dall’altro lato, a poche centinaia di metri, in una terra di nessuno, minata, assieme a migliaia di sfollati, senza acqua né cibo.<br />“E’ ingiusto, sto cercando di portare del pane ai miei figli. Si trovano qui vicino. Ma ci viene proibito di oltrepassare il confine”. <br /><br />Più di 200mila persone hanno lasciato Kobane per rifugiarsi in Turchia, dall’inizio dei combattimenti. Circa 500 civili restano intrappolati nella città a maggioranza curda. <br />Tra cui i familiari di Samiha: “Mio marito è anziano e ha bisogno di suo figlio per camminare. Ho chiesto ai soldati di aiutarlo ad accompagnarlo, ma si sono rifiutati”.<br /><br />La maggior parte dei profughi è ospitata negli accampamenti di Suruc in Turchia, a pochi chilometri da Kobane. Per le organizzazioni umanitarie che si occupano dell’emergenza, la Commissione Europea ha annunciato aiuti per quasi 4 milioni di euro.
