Mobilitazione popolare a Città del Messico e in altre 50 città del paese, per i 43 studenti scomparsi nel nulla lo scorso 26 settembre.<br /><br />L’ipotesi più accreditata è che i ragazzi siano stati fermati dalla polizia di Iguala e poi consegnati a una banda di narcotrafficanti.<br /><br />Nel corso delle indagini sono state arrestate più di 50 persone, tra cui il capo dei Guerreros Unidos e decine di poliziotti, ed emesso un ordine di arresto per il sindaco di Iguala e la moglie. Secondo l’accusa da loro sarebbe partito l’ordine di far scomparire i 43 studenti.<br /><br />“Gli stessi arrestati dichiarano che l’ordine di catturare gli studenti è arrivato via radio dalla centrale di polizia, e che era partito da A5, il codice usato per identificare il sindaco di Iguala”.<br /><br />Nello stato di Guerrero, la notizia ha scatenato la rabbia degli abitanti, che hanno preso d’assalto il municipio di Iguala.<br /><br />La vicenda dei 43 studenti ha sollevato una ondata di indignazione in tutto il Messico, che ha costretto il governo a sospendere dal servizio 1500 poliziotti sospettati di corruzione e a commissariare 13 amministrazioni locali legate alla criminalità.