L’attentato costato la vita a una neonata di tre mesi, ieri sera a Gerusalemme, ha ridato fiato alla destra israeliana, che reclama azioni punitive.<br /><br />Il presidente israeliano Reuven Rivlin, che ha assistito ai funerali della bimba insieme a centinaia di altre persone, ha espresso il timore di una nuova ondata di violenza di cui – ha detto – i dirigenti palestinesi sarebbero responsabili. <br /><br />Un parente della bambina afferma che i genitori erano arrivati dagli Stati Uniti per frequentare la Yeshivah, un’istituzione di studi religiosi. “Hanno atteso a lungo prima di riuscire ad avere un figlio – ha spiegato – e appena tre mesi dopo la sua nascita è accaduta una tale tragedia”.<br /><br />Un video di sorveglianza ha ripreso il momento in cui l’auto guidata da un palestinese di 21 anni ha deliberatamente travolto un gruppo di persone alla fermata del tram, ferendone sei e investendo la neonata. Il giovane è stato poi ucciso da un agente mentre tentava di fuggire.<br /><br />L’episodio ha spinto il premier israeliano Netanyahu ad adottare un piano di sicurezza rafforzato per Gerusalemme.
