No al taglio lineare del diritto annuale sui bilanci degli enti già messo nero su bianco per decreto; no al disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione, che è attualmente in discussione al Senato, nella parte in cui prevede che la contribuzione delle imprese passi da obbligatoria a volontaria e il trasferimento di molte funzioni agli uffici ministeriali. Queste due riforme, così stabilite dal governo Renzi, secondo le organizzazioni sindacali di categoria significano solo una cosa: la soppressione del sistema camerale ed è questo che vogliono scongiurare i lavoratori.