Surprise Me!

Samarcanda: proteggere il passato, una scommessa per il futuro

2014-10-28 16 Dailymotion

“Tamerlano impiegò 35 anni per trasformare Samarcanda in una città fiabesca. Dal 1370 artigiani e architetti arrivarono da tutto l’impero e anche oggi il fascino di Samarcanda è custodito da mani sapienti”. Monica Pinna, Euronews. <br /><br />Samarcanda è tra le città più leggendarie della Via della Seta. Una sorta di Silicon Valley medievale. Il conquistatore turco-mongolo Tamerlano, e più tardi il nipote Ulugh Beg, chiamarono qui i principali scienziati, artisti e filosofi dell’epoca. Samarcanda divenne un crocevia di conoscenza oltre che di cultura e commercio. Un parimonio prezioso sotto la continua minaccia del tempo. Il clima continentale è uno dei principali fattori di rischio e per i restauratori i lavori non si fermano mai. <br /><br />Nella piazza Registan un‘équipe sta lavorando alla ricostruzione di un timpano della madrasa di Ulugh Beg. <br /><br />“E’ un lavoro complesso e meticoloso -spiega il restauratore Davlat Khakimov. Dobbiamo essere sicuri che ogni piastrella coincida con le altre in termini di colore, design e dimensioni. Dopodiché sistemiamo tutto su un supporto e lo fissiamo nella posizione finale, il timpano”. <br /><br />Ogni anno un “esercito” di circa 90 restauratori lavora sui siti storici di Samarcanda. Questo gruppo ha impiegato circa due settimane per ricomporre questo timpano, realizzato con oltre 3 mila maioliche. Entro la fine dell’anno ne avranno posizionati altri cinque. Tutto deve corrispondere alla versione originale. Anche i colori vengono ricreati seguendo antiche ricette. <br /><br />“Quando ho cominciato a lavorare qui, nel 1981 -continua Khakimov – era tutto in pessime condizioni. Il secondo piano non esisteva più. La facciata era praticamente sparita. In questi anni abbiamo restaurato tutto come era in passato”. <br /><br />Il restauro ha riportato al presente il fascino delle antiche facciate, ma soprattutto il loro messaggio. I muri delle tre madrase di Registan, un tempo il centro commerciale di Samarcanda, sono considerate uno dei migliori esempi di architettura islamica. Le iscrizioni non sono altro che istruzioni a fini pedagogici. Lo storico Fazlidin Fakhridinov: <br /><br />“La rappresentazione di alcune piante con rami infiniti e bellissime foglie verdi, rappresentano i giardini del Paradiso. Gli ornamenti a spirale sono il simbolo della vita eterna”. <br /><br />I mosaici delle Tigri sulla madrasa Sher Dor sono un vero enigma. Sfidano il divieto islamico di raffigurare animali su costruzioni religiose. Simboleggiano la ricerca umana della conoscenza e la ricompensa della luce divina. Lo storico Fazlidin Fakhridinov spiega: <br /><br />“Su questo muro potete vedere elementi geometrici. Si puo’ pensare che siano decorazioni poliedriche o quadrate, invece sono lettere e parole. Guardando con più attenzione, ci si rende conto che c‘è scritto Mohammad, il nome del Profeta”. <br /><br />Un altro esempio di architettura islamica, questa volta moderno, si trova a circa 25 chilometri da Samarcanda. E’ il Mausoleo dell’Imam al-Bukhari, uno dei luoghi di pellegrinaggio più sacri dell’Islam. Il complesso fu costruito nel ’98 sui resti dell’antico mausoleo del XVI secolo. L’Imam al-Bukhari scrisse il secondo libro più sacro per i musulmani dopo il Corano. L’Imam Zayniddin Eshonkulov: <br /><br />“L’Imam al-Bukhari collezionò e scrisse circa 600 mila hadith, ovvero le gesta e gli insegnamenti del Profeta Maometto. Li aveva imparati tutti a memoria”. <br /><br />Samarcanda è oggi la terza città uzbeka per grandezza. Nel 2001 fu inserita nella lista dei siti Partrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Conservare il suo passato fa parte della promessa per il suo futuro. <br /><br />Monica Pinna, Euronews :<br />“E’ giunto il momento di lasciare Samarcanda. Nella prossima puntata di Uzbekistan Life entreremo nella più misteriosa delle città carovaniere, Bukhara”.

Buy Now on CodeCanyon