Associazione a delinquere, reati contro la pubblica amministrazione, riciclaggio, falso in bilancio. Sono solo alcune delle accuse mosse contro una trentina tra funzionari pubblici, tecnici, consulenti spagnoli delle amministrazioni di Andalusia, Estremadura, Canarie. <br /><br />Una nuova ondata di fermi nel quadro dell’inchiesta anticorruzione coordinata dal giudice istruttore Mercedes Alaya. Il portavoce del governo regionale andaluso Miguel Ángel Vázquez:<br /><br />“Sembra che questo caso sia circoscritto alla sfera degli impiegati, dei funzionari pubblici. Ma a qualunque livello e di qualunque entità si parli, i colpevoli dovranno pagare” ha detto.<br /><br />Quella odierna è la terza fase di una vasta operazione anticorruzione denominata “Madeja” (groviglio in italiano) e condotta dagli inquirenti spagnoli che indagano sull’assegnazione di appalti pubblici in cambio di tangenti. In ottobre a Madrid e in altre località della regione un blitz aveva portato al fermo di circa 50 persone.
