All’ultimo minuto Jean Claude Juncker ha deciso di presentarsi davanti al Parlamento europeo per intervenire nel dibattito sullo scandalo LuxLeaks. <br /><br />Il centro-destra e il centro sinistra hanno chiesto maggiore trasparenza nelle politiche fiscali ma hanno ribadito il sostegno alla commissione Juncker. <br /><br />Critica invece l’estrema sinistra, che ha raccolto firme per presentare una mozione di censura. Spiega l’autrice della mozione Malin Björk: “Il Parlamento europeo non è un tribunale, ma un organo politico che dà fiducia e puo’ ritirarla. Abbiamo un politico che è in favore delle privatizzazioni, dei tagli al welfare, e già è un male, ma ora in piu’ aggiunge un sistema di elusione fiscale all’agenda politica. Se questo va bene per la Commissione Juncker, noi invece dobbiamo mostrare la nostra disapprovazione” <br /><br />Critici anche i deputati del Movimento Cinque Stelle che hanno manifestato con l’‘hashtag “Riposa in Pace democrazia”. Al Parlamento è giunto anche il leader Beppe Grillo che durante la presentazione del suo referendum anti-euro in Italia ha lanciato un duro monito contro Juncker:<br /><br />“Chi lo ha eletto? Chi lo ha nominato? Ha detto Grillo- “Avete un presidente della Commissione europea che è stato a lungo ministro delle finanze di un paradiso fiscale ed ora ci vuole affossare con una riforma fiscale per andare all’inferno” <br /><br />La tormenta del Luxleaks arriva a pochi giorni dalla partecipazione di Juncker al vertice del G20 dove si discuterà proprio della lotta ai paradisi fiscali.