http://www.pupia.tv - Bari. Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Bari che hanno eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di 8 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore del settore del gioco d'azzardo, emesso dal Tribunale del capoluogo pugliese (Sezione Misure di Prevenzione) su richiesta della Procura della Repubblica.<br />Applicando il Codice Antimafia del 2011, i militari hanno messo i sigilli a una società immobiliare, a un ristorante, a una ditta che gestisce i servizi di portierato, a un importante fabbricato situato nella zona industriale di Bari, a dodici automezzi. Inoltre sono state sequestrate sei disponibilità finanziarie e due aziende (una a Bari e l'altra a Lanciano) che si occupano della produzione e commercializzazione di slot machine.<br />Le indagini dei militari del Reparto Operativo hanno dimostrato che il patrimonio accumulato dall'imprenditore, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, è stato realizzato attraverso il reimpiego di proventi derivanti da attività illecite.<br />L'imprenditore, dopo che nel 2003 era stato condannato per 'associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni poiché d'accordo con esponenti criminali di rilievo, con il ricorso al metodo della sopraffazione e della violenza, aveva imposto a molti commercianti la fornitura degli apparati tecnici da gioco elettronico, è riuscito a riproporsi nel tessuto economico del capoluogo pugliese attraverso la costituzione e la gestione di altre società, tutte intestate formalmente a 'teste di legno' (prestanomi) e familiari.<br />Non è il primo sequestro, quest'anno, effettuato dai carabinieri di Bari nei confronti di imprenditori del settore del gioco d'azzardo; nel marzo scorso, difatti, fu colpito da analoga misura di prevenzione Francesco Vavalle, pregiudicato vicino al clan Mercante, a cui furono sequestrati beni per 50 milioni di euro.<br />Il Tribunale di Bari sottolinea che "come sempre, garantirà ogni sforzo per assicurare la prosecuzione delle attività lavorative ed il mantenimento dei posti di lavoro dei dipendenti". (11.11.14)