Putin dovrebbe salutare la compagnia in anticipo. A dispetto dell’ottimismo mostrato alla vigilia dal presidente russo, nessun passo avanti è stato fatto verso un’intesa con le potenze occidentali sulla questione ucraina.<br /><br /> Con il premier britannico David Cameron, che aveva ventilato nuove sanzioni verso Mosca, c‘è stato “uno scambio di opinioni franco”, ma nessuna svolta.<br /><br /> Lunedì ci sarà un nuovo incontro sul tema tra i ministri degli Esteri europei.<br /><br /> “I negoziati qui – ha affermato la cancelliera tedesca Angela Merkel – hanno lo scopo di valutare ancora una volta la posizione del presidente russo. Non mi aspetto cambiamenti immediati, ma è chiaro che la situazione non è soddisfacente”.<br /><br /> Non c‘è disgelo neanche con il presidente francese François Hollande, nonostante il reciproco intendimento di “ridurre al minimo le conseguenze sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi”.<br /><br /> A quanto si apprende da fonti ufficiali, i due non hanno parlato della “questione Mistral”, le navi portaelicotteri al centro di una disputa tra Parigi e Mosca.<br /><br /> Quest’ultima ha chiesto, per il rispetto di un contratto in essere, che la prima imbarcazione venga consegnata dalla Francia entro fine mese. Nell’ambito delle sanzioni stabilite dall’Unione Europea, i francesi non paiono, però, intenzionati a tener fede all’accordo. <br /><br /> A Brisbane Putin non si è trovato solo di fronte al gelo degli altri leader mondiali, ma anche alle proteste della gente comune.<br /><br /> Centinaia di persone hanno manifestato per le strade della città australiana, fra cui alcuni ucraini che vivono nel Paese oceanico. <br /><br /> Putin è stato anche additato come responsabile dell’abbattimento dell’aereo della Malaysian Airlines, sui cieli dell’est dell’Ucraina il 17 luglio, sul quale morirono 298 persone, tra le quali 38 australiani.
