Più controlli ai confini e regolarizzazione di cinque milioni di immigrati illegali che però restano esclusi dall’Obamacare. <br />È una riforma attaccata da un’opposizione bipartisan dato che molti deputati sono preoccupati anche del raggruppamento familiare di molti immigrati che potrebbe raddoppiare o triplicare il numero di persone da regolarizzare. <br /><br />Ma Obama, indebolito da elezioni di metà mandato che hanno arriso ai repubblicani, non ha più voluto perdere tempo. Così la spiega il segretario alla sicurezza interna: “Abbiamo atteso per anni che lo facesse il Congresso. Nè la camera nè il senato hanno fatto nulla nel 2013 e nel 2014 e il presidente ha deciso di agire perché non è possibile che si abbia un sistema di migrazione sbagliato dove tante persone sono al di fuori della legge”. <br /><br />La riforma è divisa in dieci punti. Favorisce determinati raggruppamenti familiari, ma taglia fuori da qualsiasi programma offerto ai cittadini americani e ai residenti legali. <br /><br />Agli immigrati regolarizzati verrà dato un permesso di soggiorno e di lavoro, ponendo fine ai rimpatri forzati che riguardano soprattutto gli ispanici.<br /><br />“Chiedo al presidente di essere più generoso possibile”, dice un’immigrata latinoamericana, “per permettere a quanta più gente possibile di offrire un futuro migliore ai propri figli e di avere un lavoro”. <br /><br />Una riforma criticata anche in ambito liberal, ma certamente non fermerà i viaggi della speranza di quelle migliaia di persone che ogni giorno cercano di varcare illlegalmenrte la frontiera col Messico.
