Kim Dotcom resta libero su cauzione in Nuova Zelanda, in attesa che la corte si pronunci su una sua eventuale estradizione negli Stati Uniti, come richiesto dalle autorità americane.<br /><br />Secondo il governo di Washington, che avrebbe voluto vederlo tornare in carcere, l’ex profeta del file-sharing potrebbe tentare di fuggire. Ma il tribunale distrettuale di Oakland ha deciso diversamente. E questa è una delle rare vittorie ottenute di recente da Dotcom, il cui vero nome è Kim Schmitz.<br /><br />Arrestato nel 2012 in Nuova Zelanda su mandato dell’FBI, questo controverso uomo d’affari nato in Germania è accusato di aver intascato illegalmente 175 milioni di dollari attraverso il sito Internet Megaupload, che proponeva contenuti multimediali piratati. <br /><br />Dotcom ha tentato di rifarsi dando vita a un partito politico e a una nuova piattaforma sul web, ma una settimana fa ha detto di essere in bancarotta.