Sfida per i ghiacci. Si combatte a New York. La Danimarca ha presentato alla Convenzione delle Nazioni Unite per il diritto del mare i dati scientifici che attesterebbero le sue pretese sul Polo Nord. <br /><br /> Secondo il ministro degli Esteri danese, Martin Lidegaard “non stiamo in alcun modo andando oltre quello che ci dicono i dati tecnici e scientifici. E non mi preoccupa che ciò possa essere considerato un atto di aggressione da altri Stati”.<br /><br /> La rivendicazione danese arriva per via della “dorsale di Lomonsov”, una striscia di 1.800 chilometri che collega la Groenlandia, territorio danese, appunto, con l’estremo settentrione del globo.<br /><br /> L’ex ministro degli Esteri danese Per Stig Møller ritiene che “i russi avanzeranno le loro richieste, i canadesi faranno altrettanto. Esaminarle richiederà molti anni. Se il risultato sarà che diversi Paesi rivendicheranno diritti su uno stesso territorio, dovremo raggiungere un accordo”.<br /><br /> L’appetito per il Polo Nord si sta risvegliando a causa del riscaldamento globale che causa l’assottigliarsi dei ghiacci e aumenta la possibilità di portare alla luce risorse non ancora sfruttate. Si calcola che ospiti il 13% dei giacimenti di petrolio e il 30% di quelli di gas ancora da scoprire sulla terra.