L’annunciato disgelo tra Cuba e Stati Uniti procede tra grandi aspettative e molte incognite. Venerdì, il Parlamento dell’Avana ha ratificato la decisione del presidente Raul Castro di ripristinare le relazioni diplomatiche con il potente vicino Nordamericano.<br /><br /> Ma il silenzio di Fidel pone pesanti interrogativi, tanto sul suo stato di salute quanto su eventuali dissapori con il fratello.<br /><br /> Intanto, le associazioni anti-castriste di Miami si preparano a manifestare contro quella che considerano una resa da parte di Obama.<br /><br /> Secondo Peter Hernandez, figlio di emigrati cubani, gli abitanti dell’isola sono segnati nel corpo e nello spirito da oltre cinquant’anni di fallimenti del governo dell’Havana.<br /><br /> “Può essere l’inizio di un nuovo giorno – afferma l’esule Andres Garcia – ma teniamo presente che il risveglio sarà molto dolce o molto amaro. Teniamoci pronti per entrambi e speriamo per il meglio”. <br /><br /> Tutti sanno che la rottura del silenzio diplomatico non si accompagna automaticamente alla fine del conflitto politico, né a quella dell’embargo economico. Il cammino, insomma, è ancora lungo.