Le esigenze della guerra e quelle del Natale ortodosso trovano un compromesso a Donetsk, in Ucraina, cuore di un conflitto che in meno di 10 mesi ha fatto oltre 4.700 morti.<br /><br /> I ribelli filo-russi hanno garantito un corridoio alle truppe ucraine che hanno concluso la terza rotazione all’aeroporto internazionale della città, teatro di alcuni degli scontri più duri del conflitto: 50 militari di Kiev hanno dato il cambio ai loro compagni.<br /><br /> Intanto nella capitale, 700 chilometri di distanza dal fronte dove vige un cessate il fuoco sempre fragile, il Patriarca Filarete ha chiesto la pace per il Paese. E così i fedeli che hanno assistito alla messa di Natale:<br /><br /> “Auguro davvero l’unità per il popolo ucraino e che tutto quello che è accaduto nel corso del 2014 si concluda in modo positivo, che ritorni finalmente la pace nella nostra terra” dice Yuri, originario proprio di Donetsk.<br /><br /> “Credo che la festa di oggi rappresenti per ciascuno di noi la speranza che il bene prevalga sul male, che la guerra finisca e che le persone abbiano salute e felicità” spiega una residente di Kiev.<br /><br /> A mandare un messaggio di pace e chiedere una preghiera per i militari impegnati nel conflitto è stato poi il Presidente ucraino Petro Poroshenko, con un messaggio televisivo negli abiti del folklore ucraino.
