Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi alla messa del Natale ortodosso nella cattedrale di San Marco. Una prima assoluta per il Cairo.<br /><br /> Il Natale ortodosso viene celebrato in Egitto, nel quadro di un imponente dispositivo di sicurezza. Misure rigide che non hanno tuttavia impedito l’uccisione ieri di due poliziotti di guardia a una chiesa della capitale.<br /><br /> I festeggiamenti nella notte tra il 6 e il 7 gennaio sono particolarmente sentiti nelle comunità cristiane di tutto il Paese che rappresentano il 10% della popolazione, circa 10 milioni di abitanti in termini assoluti.<br /><br /> “Diciamo che stiamo bene anche se percepiamo questa atmosfera di paura” dice un fedele. “Ma in generale la situazione è tranquilla, e qui essere cristiani o musulmani non è una discriminante per gli attacchi terroristici”.<br /><br /> “Speriamo che questo nuovo anno sia privo di dolore, lacrime, fatiche e sia pieno invece di gioia per tutti noi” è l’auspicio di una residente della capitale egiziana.<br /><br /> Il nostro corrispondente al Cairo Mohammed Shaikhibrahim: “Le speranze per il nuovo anno sono evidenti rispetto a un due 2014 segnato dal terrorismo. La pace è l’auspicio ripetuto nella predica di Natale qui in Egitto, Paese che cerca ancora di ripristinare la sicurezza e la stabilità”.
