Tra le migliaia di bandiere francesi nella grande marcia di Parigi, spuntava anche la stella di David. <br /><br /> C‘è paura e rabbia nella comunità ebraica francese, tra la voglia di reagire e la tentazione di andarsene.<br /><br /> Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dice che Israele è “la loro casa” e ha accettato la richiesta delle famiglie di seppellire a Gerusalemme i corpi delle quattro vittime del supermarket kosher, dove si è recato prima di ripartire per Tel Aviv.<br /><br /> “È una reazione di solidarietà, è giusto che Netanyahu sia venuto, questo ci rassicura un po’ – dice un abitante di Parigi – Sappiamo che siamo sostenuti e questo riscalda il cuore”.<br /><br /> “La cosa più importante è che ora siamo al sicuro, anche se solo per il momento – aggiunge un altro parigino appartenete alla comunità ebraica – Ora abbiamo bisogno che la polizia faccia il proprio lavoro al meglio, e intervenga in profondità, nelle banlieues. Questo è un cancro”.<br /><br /> La Grande Sinagoga di Parigi sabato scorso è rimasta chiusa pe