Lutto, ma anche paura. Il recente attacco che ha fatto quattro vittime in un supermercato kosher ha risvegliato antichi timori in parte della comunità ebraica di Parigi. Lasciare la Francia e trasferirsi in Israele, l’estrema risposta di alcuni. Il malessere a cui danno voce i clienti di un negozio kosher di fronte a quello dell’attenato ha contorni precisi. <br /><br /> “In Europa assistiamo a fenomeni che ci fanno pensare che l’antisemitismo stia riprendendo vigore – ci dice una donna, che preferisce restare nell’anonimato -. E questo non solo in Francia. Qui non pensavo che sarebbe avvenuto in tempi così rapidi. Dal sequestro e l’assassinio di Ilan Halimi, nel 2006, ero già traumatizzata. Poi nel 2012 c‘è stato l’attentato al liceo ebraico di Tolosa: mia figlia è sposata con un ragazzo del posto e basta farci un giro per rendersi conto come nessun giovane voglia ormai restarci. Nessuno. Tutti vogliono ormai andarsene. Hanno paura”. <br /><br /> Un senso di insicurezza che affonda le radici nel caso di