Sono almeno trenta i morti a Mariupol, la città portuale nell’Ucraina sud-orientale colpita da missili Grad e Uragan. <br />Oltre novanta i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. <br />Secondo le autorità di Kiev ad attaccare la città sono stati i ribelli filo-russi, che avrebbero usato tre lanciarazzi per sparare oltre centoventi ordigni che hanno distrutto un mercato, alcuni edifici residenziali e un asilo. <br />Secondo i separatisti è invece stato l’esercito, per errore o per una provocazione deliberata: i separatisti dicono che la loro artiglieria si trovava in quelle ore quaranta chilometri ad Est, vicino a Novoazovsk, troppo lontano per colpire Mariupol. Ma è stato colpito anche un check point dei militari ucraini, e un soldato è morto. E secondo l’Osce i missili sono partiti da zone controllate dai ribelli. Che nel frattempo avanzano: i primi reparti si troverebbero già nella periferia di Mariupol, uno snodo strategico che consentirebbe di creare un corridoio di terra tra la Crime