Sarà cappotto o vittoria ai punti? È questo il dubbio più grande delle elezioni greche di questa domenica. Nessuno sembra mettere in discussione la vittoria della sinistra radicale di Alexis Tsipras, ma sembra difficile che Syriza riesca ad ottenere quella maggioranza assoluta che le permetterebbe di governare da sola evitando le sabbie mobili di un governo di coalizione. <br /><br /> I partitini potrebbero diventare l’ago della bilancia. Formazioni come Kinima, dell’ex premier Giorgos Papandreou o il Pasok, partito dell’attuale vicepremier Evangelos Venizelos, formazione un tempo egemone in Grecia, oggi attorno<br />al 4%.<br /><br /> Quella che accomuna gli elettori però, non è solo la speranza, ma anche la paura: “Ho figli piccoli un lavoro, ma ho paura di perdere tutto. I tempi sono cambiati ognuno pensa al proprio interesse e non credo che un nuovo governo cambierà qualcosa per il paese”, dice un uomo. <br />Una donna aggiunge: “Voto sperando in un cambio radicale. Ci sarà un nuovo esecutivo che rifiuterà i de
