http://www.pupia.tv - Napoli - Razionalità e analisi per non sprecare cibo, valutando male scorte e magazzino. La business intelligence rende sostenibile anche il settore food. Ed è attraverso la digitalizzazione che l'associazione napoletana no profit 'Knowledgelab', guidata da Paolo Liccardo, indirizza gli imprenditori della ristorazione e della distribuzione verso soluzioni che consentono l'ottimizzazione della gestione e del controllo aziendale, ottenendo tempestivamente un monitoraggio costante dell'intera azienda. <br /><br />E' il caso di una catena di ristoranti di cucina internazionale presenti su Napoli che attraverso un unico strumento, riesce a gestire i vari locali e tenere sotto controllo costi, scorte e profitti. Ma è nei ristoranti storici, quelli in cui la dispensa viene gestita attraverso il metodo dell'antica pesa, che la business intelligence sposa al meglio la tradizione con l'innovazione.<br /><br />La porzione di carne prelevata dal magazzino e diretta in cucina viene così diversamente quantizzata e considerata dunque direttamente una comanda che andrà ad ottimizzare i margini del ristorante. Un modo per tenere sotto controllo la spesa delle materie prime ed evitare così sprechi di tempo e denaro. Nuove tecnologie e linee guida per una migliore gestione, con un comune denominatore, il profitto, al centro di corsi di formazione gratuiti. A cento giorni dall'inaugurazione dell'Expo 2015 di Milano, fa tappa a Sorrento il percorso che mette al centro della ristorazione la parola "ottimizzazione".<br /><br />"Le nuove aperture di attività di ristorazione in Italia sono in crescita più di qualsiasi altro settore economico e quindi vi è un forte incremento della concorrenza diretta. Gli imprenditori che vogliono conservare le loro attuali quote di mercato devono rendere più efficace la loro organizzazione sotto ogni aspetto", spiega Liccardo. (25.02.15)