Visita di “scortesia”. Almeno così è visto dalla Casa Bianca il viaggio negli Stati Uniti di Benyamin Netanyahu. <br /><br /> Il premier israeliano non ha ricevuto alcun invito dalla presidenza democratica. A interpellarlo è stato lo speaker repubblicano del congresso, John Boehner.<br /><br /> E il capo del governo di Tel Aviv ha colto la palla al balzo, per tentare il tutto per tutto, in un discorso che terrà martedì davanti ai parlamentari americani. <br /><br /> Il suo scopo è provare a convincerli a non appoggiare l’eventuale accordo sul nucleare iraniano in fase di negoziazione con i Paesi del ’5+1’ (Usa,<br />Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina e Germania)questa settimana in Svizzera, a Ginevra prima e Montreux poi, alla presenza del ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif.<br /><br /> Il testo dell’eventuale accordo dovrà essere sottoposto, in base a una norma introdotta venerdì scorso, entro cinque giorni al parere del congresso. Obama, inoltre, non potrà sospendere le sanzioni imposte dal congresso all’
