Lo spettro di una guerra regionale scatenata dal conflitto in corso in Yemen, sta assumendo i contorni sempre più concreti. Teheran condanna duramente i raid aerei lanciati dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita, con l’appoggio logistico degli Stati Uniti, contro le postazioni dei ribelli Houthi. I vertici iraniani parlano di “interferenza” esterna mentre il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif ha chiesto l’avvio del dialogo tra i diversi attori del conflitto<br /><br /> In questo quadro anche Mosca si schiera, criticando l’intervento armato. <br /><br /> “Siamo di fronte a un chiaro uso di due pesi e due misure – sottolinea il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov – Ovviamente non avremmo mai voluto che accadesse quello che sta succedendo né in Ucraina né in Yemen. In entrambi i casi il percorso prima di arrivare alla riconciliazione nazionale è lungo”. <br /><br /> Il presidente turco Erdogan, alla guida di una delle principali potenze sunnite della regione ha mostrato insofferenza nei confront
