http://www.pupia.tv - Napoli - Settecento notai provenienti da tutta Italia si sono confrontati in una “Agorà del notariato” organizzata dai cinque Consigli notarili della Campania, sul ruolo e sul futuro della professione, alla luce soprattutto di quanto disposto dal disegno di legge sulla concorrenza, approvato nello scorso mese di febbraio dal consiglio dei Ministri e che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, contenente norme avranno certamente un impatto negativo e riduttivo sulla professione.<br /><br />Nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli era presente tutto lo stato maggiore del notai italiani: dal presidente del Consiglio nazionale del notariato, Maurizio D’Errico, al presidente del consiglio di Napoli, Antonio Areniello, ai rappresentati di tutti gli organi rappresentativi della professione. Delegazioni provenienti da tutti i Distretti notarili del Pese hanno raggiunto Napoli per discutere delle iniziative da prendere in un momento così delicato.<br /><br />Il Ddl sulla concorrenza prevede, fra l’altro, l’eliminazione del controllo preventivo di legalità del notaio per le transazioni relative a beni immobili ad uso non abitativo fino a 100mila euro di valore catastale e per la costituzione di alcune tipologie di società (srl semplificata e società semplici).<br /><br />Questa riforma, a giudizio del notariato, provocherà un danno per i cittadini che non avranno più certezza dei loro acquisti e determinerà una netta distinzione tra coloro i quali potranno comunque affidarsi ai notai, godendo delle garanzie che ciò comporta, e chi ricorrerà alla stipula dei contratti senza la necessaria sicurezza data dai controlli istituzionalmente svolti dal notaio (ipoteche, pignoramenti, vincoli, ecc.). Ciò è peraltro in contrasto con quanto viene indicato da organizzazioni internazionali, quali Ocse e Banca Mondiale, che proprio per una maggiore tutela dell’utenza richiedono più verifiche in quei Paesi in cui ad oggi, senza controllo notarile, i danni e gli abusi sono in forte aumento.<br /><br />La necessità di tutelare gli interessi dei cittadini si realizza soltanto se si mantengono inalterate le funzioni di garanzia che la legge affida oggi ai notai e che la riforma intende cancellare o quanto meno attenuare in maniera consistente.<br /><br />L’Agorà è servita non soltanto per discutere dei problemi legati all’eventuale approvazione del disegno di legge sulla concorrenza, ma è diventata anche un momento di riflessione e di autocritica rispetto ad una chiusura eccessiva e ad una scarsa capacità di confrontarsi con l’opinione pubblica e con il cittadino-utente, temi sui quali oggi i notai si rendono conto di essere rimasti troppo indietro e di non aver fatto progressi. (30.03.15)