Due parti, una molto affollata, davanti alla scacchiera e una terza che prova a rovesciarla. Nel giorno in cui attorno al tavolo si sono riuniti tutti i rappresentanti dei 5+1 e quelli iraniani, da Tel Aviv arriva l’ennesimo monito di Netanyahu che avverte “Israele non chiuderà gli occhi” in caso di un accordo.<br /><br /> Ammesso che ci sia, perché a un giorno dalla deadline non vi è alcuna certezza in tal senso.<br /><br /> L’Iran ha accettato di ridurre a 6.000 le sue centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, ma vuole proseguire la ricerca per svilupparne di nuova generazione, in grado di trattare più minerale, più efficacemente e più in fretta.<br /><br /> Il che potrebbe voler dire, però, anche possibilità di utilizzarlo nello sviluppo di armi.<br /><br /> Ancora più controverso un altro punto che pareva risolto. L’Iran sembrava aver accettato di stoccare almeno la maggior parte delle sue scorte di uranio arricchito in Russia.<br /><br /> Ma un membro della delegazione, Abbas Araqchi ha detto ai giornalisti che “lo stoccaggio
