750 miglia a Nord-Ovest delle Isole Hawaii, nell’Oceano Pacifico. È lì che la protesta di Greenpeace contro le trivellazioni nell’Artico ha toccato ieri il proprio vertice. <br /><br /> Con una spettacolare azione 6 attivisti della Ong ambientalista si sono arrampicati fino a 40 metri di altezza sulla Polar Pioneer, una piattaforma petrolifera di Shell destinata alle trivellazioni nel Mare di Chukchi, in Alaska.<br /><br /> “Nonostante lo stesso governo degli Stati Uniti ammetta che c‘è il 75% di possibilità che le trivellazioni nel Mare di Chukchi causino perdite di petrolio, l’amministrazione Obama ha dato il primo via libera a Shell per le trivellazioni nell’Artico” dice Laura Kenyon, una delle militanti che partecipa all’azione.<br /><br /> Our little mate the Esparanza looking after us. #TheCrossing #PeopleVsShell pic.twitter.com/6VlPwcIh4u— Zoe Buckley Lennox (@zoevirginia) 7 Aprile 2015<br /><br /> L’Esperanza, la nave rompighiaccio di Greenpeace, ha inseguito la Polar Pioneer per più di 5.000 miglia nautiche, sin d