È considerato la mente che ha organizzato gli attacchi del 2008 a Mumbai, ma è diventato anche una pedina nell’eterno braccio di ferro tra India e Pakistan.<br /><br /> Zakiur Rehman Lakhvi, arrestato nel dicembre dello stesso anno, è stato rilasciato su cauzione, su ordine di una corte d’appello, che ha confermato la decisione presa a dicembre da un tribunale di primo grado. <br /><br /> Nella metropoli indiana, il 26 novembre 2008, si svolsero in contemporanea 10 attacchi terroristici, che causarono complessivamente 195 morti e circa 300 feriti.<br /><br /> L’India accusò l’organizzazione della Jamaat-ud Dawa, legata al gruppo armato fuorilegge della Lashkar-e-Taiba, di cui Lakhvi era considerato capo militare. <br /><br /> Il governo di Nuova Dehli tuona ora contro la sua liberazione, accusando quello pakistano di non perseguire i terroristi col giusto impegno.<br /><br /> Islamabad rigetta le accuse, affermando che la colpa è dell’India, di non aver fornito le prove necessarie a sostegno delle accuse verso Lakhvi, che avrebbero consentito di tenerlo in carcere.