La Finlandia vuole cambiare verso e chiede riforme. <br /><br /> Le elezioni hanno premiato il partito di Centro, di Juha Sipilä, uomo d’affari, in politica da pochi anni. <br /><br /> Promette riforme e rigore per uscire dalla crisi che attanaglia la Finlandia, ma niente miracoli: “Ci vorranno una decina di anni di sforzi per rimettere in piedi il Paese” ha avvertito in campagna elettorale. <br />“In questa situazione mi appello a tutti i finlandesi perché mettano l’interesse del Paese davanti al proprio”. <br /><br /> Ma se i suoi appelli alla serietà ed al rigore hanno convinto oltre un finlandese su cinque, garantendogli 49 seggi in parlamento, al secondo posto arrivano i populisti xenofobi ed euroscettici di Timo Soini, che di seggi ne ottengono 38, grazie ad una campagna contro immigrazione, integrazione europea ed aiuti alla Grecia. <br /><br /> Sipilä probabilmente dovrà parlare anche con loro per costruire una coalizione di governo, che potrà dover includere gli sconfitti del premier uscente, il conservatore Alexander St
