La grande menzogna sull’uccisione di Bin Laden.<br /><br /> È l’accusa nei confronti dell’amministrazione Obama del Premio Pulitzer Seymour Hersh sull’operazione con cui è stato ucciso Osama Bil Laden, leader di Al Qaeda e nemico numero uno degli Stati Uniti dopo l’11 settembre 2001.<br /><br /> In una inchiesta pubblicata dalla London Review of Books, il giornalista statunitense svela che gli elementi fondamentali dell’operazione sono stati sostanzialmente un’operazione di propaganda.<br /><br /> In particolare l’individuazione di Bin Laden nella residenza di Abbottabad, in Pakistan, avvenne grazie ad una fonte interna dei servizi pakistani, e non a loro insaputa. Secondo Washington il “Re del terrore” era stato trovato seguendo le tracce di un suo corriere. <br /><br /> Secondo Hersh invece un ex-ufficiale dell’Isi (Inter-Services Intelligence, i servizi segreti pakistani) incassò gran parte dei 25 milioni di dollari della taglia che Washington aveva spiccato su Bin Laden dopo aver passato l’informazione alla Cia, nel 2010