Duro colpo per l’autoproclamato Stato Islamico. Abu Sayyaf, uno dei massimi leader dell’Isil, è stato ucciso in un blitz delle forze speciali statunitensi nella Siria orientale. La conferma arriva direttamente dal Pentagono e dalla Casa Bianca. Sayyaf era responsabile agli affari relativi al petrolio per conto dell’organizzazione estremista islamica. <br /><br /> Durante l’operazione uccisi anche una decina di jihadisti, catturata invece la moglie dell’uomo, ora trasferita in Iraq, sotto custodia americana per essere interrogata. <br /><br /> Intanto mentre Washington conferma che i raid contro i terroristi proseguiranno, i miliziani dell’Isil hanno conquistato un nuovo giacimento di gas vicino a Palmira sempre in Siria. Negli scontri sono morti una decina di lealisti e una ventina di jihadisti.
