http://www.pupia.tv - Napoli – Una folla commossa e silenziosa ha accolto la salma del capitano della polizia municipale di Napoli, Francesco Bruner, ucciso da Giulio Murolo nella strage di Secondigliano.<br /><br />Al suo arrivo davanti alla chiesa di Sant'Antonio di Padova, al corso Secondigliano, c’erano la moglie Rosaria, i figli Enzo e Claudio, il prefetto Maria Gerarda Pantalone, il sindaco Luigi de Magistris, il questore Guido Marino e i vertici dei carabinieri. Presente anche una delegazione di vigili urbani di Roma.<br /><br />Sulla bara, posta al centro della navata, sono stati posti il berretto e la sciabola della divisa da alta uniforme della polizia municipale. Al termine della funzione religiosa, il comandante della municipale, Ciro Esposito, ha recitato la preghiera del corpo.<br /><br />“Basta sacrifici. Bisogna vigilare e prendersi cura delle periferie e migliorare i nostri quartieri, perché queste tragedie della solitudine non avvengano più”, ha detto il cappellano del corpo, don Mario Bellicose. “Se tutti ci dessimo una mano per essere onesti e affermare il rispetto degli altri – ha proseguito – non ci sarebbe neanche bisogno delle forze dell'ordine”. “Il suo sacrificio e quello della sua famiglia bastano, non vogliamo anche quello di Vincenzo”, ha aggiunto il cappellano, riferedosi a Vincenzo Cinque, l'altro vigile ricoverato in rianimazione. Il cappellano ha parlato di “ingiustizia”, “immane tragedia”, “un dramma della solitudine che ha un complice, l'egoismo, che crea barriere e morte come è avvenuto in questo caso”.<br /><br />All'uscita dalla chiesa, le centinaia di persone che sono assiepate davanti la chiesa e lungo la strada, accompagnano l'ultimo viaggio della salma del capitano Bruner con un lungo applauso. Dalla folla si è levato il grido “Sei un eroe”. (19.05.15)