La Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica (FIPRESCI) raggruppa i critici cinematografici del mondo intero e concede il suo omonimi premi nel quadro dei principali festival cinematografici internazionali. La Fipresci sostiene da sempre un cinema originale e intimista. Cosi’ è proprio il film ungherse “Son of Saul” di Laszlo Nemes che vince con un tema non facile.<br /><br /> Nel racconto Saulo Auslander è prigioniero ungherese che fa parte di un Sonderkommando ad Auschwitz. Prima di seppellire il corpo di un ragazzo che prende per suo figlio, cerca di compiere un atto impossibile: sottrarre quel corpo e trovare un rabbino per seppellirlo. <br /><br /> La Fipresci festeggia quest’anno i suoi novantanni.<br /><br /> Nella sezione ‘Settimana della Critica’, miglior film è l’argentino ‘Paulina (La Patota)’, di Santiago Mitre. Paulina, 28 anni, decide di rinunciare a una brillante carriera di avvocato per consacrarsi all’insegnamento in una poverissima regione dell’argentina. Poco tempo dopo il suo arr
