http://www.pupia.tv - Cosenza - A partire dallo scorso ottobre i militari del Nucleo di polizia tributaria di Cosenza hanno effettuato il rilevamento degli immobili affittati a studenti universitari scoprendo che gran parte dei proventi non veniva indicata in dichiarazione dei redditi o era riportata in misura ridotta. In particolare – nell’operazione denominata “Athena”, dalla dea greca della sapienza – osservando i numerosissimi annunci di “affittasi” apposti su immobili nei pressi della sede universitaria calabrese, sulle bacheche delle università e su quotidiani locali, i finanzieri hanno richiesto all’ateneo bruzio gli elenchi degli studenti cosiddetti “fuori sede”, risultati essere oltre 32.000. <br /><br />Grazie alla collaborazione dell’Università della Calabria è stato possibile inviare telematicamente un dettagliato questionario direttamente sulla posta elettronica di ciascuno studente, consentendo un risparmio per le casse pubbliche in spese postali di 150mila euro.<br /> <br />Solo nei rari casi di mancata risposta, si è provveduto alla notifica diretta e formale del questionario. Tale questionario – predisposto ad hoc e previsto dalla normativa vigente nel settore sia dell’imposizione diretta che di Iva – era volto proprio ad accertare l’effettiva locazione e la regolare registrazione dei contratti relativi agli immobili ad uso urbano per il quinquennio 2010/2014. <br /><br />Al fine di fornire un ulteriore servizio agli studenti evitando di sottrarre prezioso tempo alle loro attività curriculari, i militari hanno predisposto un apposito front- office presso il centro residenziale Unical, in appositi locali messi a disposizione dall’ateneo per consentire la consegna direttamente in loco dei documenti compilati dagli universitari. <br /><br />Contemporaneamente, è stata avviata la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, in merito ai necessari riscontri sulla corretta registrazione dei contratti di affitto. Giova evidenziare l’effetto deterrente conseguito dall’attività in argomento