Dopo la lunga giornata di ieri, il voto al parlamento e le proteste in piazza Syntagma, Atene e con lei tutta la Grecia, si è svegliata con le stesse speranze e delusioni dei giorni scorsi, come se nulla fosse veramente cambiato, come se a Bruxelles non si stesse per decidere il destino del paese. Le opinioni per strada sono contrastanti. <br /><br /> “Un greco realista non avrà aspettative- dice un signore- niente cambia mai. È lo stesso vestito portato in maniera diversa, viene solo indossato alla rovescia, per farlo sembrare più pulito, visto che all’esterno è macchiato. Che aspettative potremmo mai avere? È un piano premeditato per evitare le proteste delle persone. Se avessimo votato si o no sarebbe stato lo stesso”. <br /><br /> “Dal 2010 non sono mai stato ottimista. Mi aspetto sempre il peggio”. Afferma un passante.<br /><br /> “Penso che andremo all’Eurogruppo ben preparati. Spero che le decisioni prese li siano le migliori possibili per la Grecia. La Grecia appartiene all’Europa, all’Unione europea, no