E’ caccia all’uomo, in Messico, dopo la rocambolesca fuga da un carcere di massima sicurezza del boss del narcotraffico Joaquin Guzman, detto El Chapo.<br /><br /> Duecentocinquanta agenti federali e militari setacciano ogni strada nei pressi del penitenziario di Altiplano, nel centro del Paese. Sospesi i voli nel vicino aereoporto di Toluca.<br /><br /> Catturato nel febbraio 2014, El Chapo è già alla sua seconda evasione. Dopo la prima, nel 2001, aveva ripreso il controllo del traffico di cocaina verso gli Stati Uniti.<br /><br /> Il responsabile della sicurezza messicana, Monte Alejandro Rubido, spiega che nella cella di Guzman è stato scoperto un tunnel con un’imboccatura di 50 cm per 50, profondo un metro. Il tunnel si collega a un condotto verticale che scende per dieci metri, munito di uno scala. Questo sistema di canali porta fino a un immobile in costruzione. Una via di fuga perfetta, che ha permesso a El Chapo di farsi nuovamente gioco della giustizia messicana.<br /><br /> Chissà se, per catturarlo nuovamente, ser
