Sembra calmo il parlamento di Atene prima di una giornata campale in cui l’assemblea dovrà votare se accettare o meno l’accordo di Alexis Tsipras con i partner europei. <br /><br /> Martedì sera, nella prima intervista televisiva concessa dal premier ellenico alla tv nazionale, Tsipras ha detto: “Assumo le mie responsabilità per errori e ommissioni e per aver firmato un accordo in cui non credo, ma che sono costretto a ottemperare, e non fuggirò dalle mie responsabilità”. <br /><br /> Intervista drammatica, sia perché trasmessa di un canale appena riaperto, ma su cui pende il pericolo di nuovi massicci licenziamenti come richiesto dal memorandum, ma anche per i contenuti e per il convincimento del premier da 170 giorni: “Quella dei nostri partner è stata una vendetta contro il nostro popolo dopo il referendum”. <br /><br /> Una visione almeno parzialmente condivisa, quella del primo ministro ellenico, persino dal Fondo Monetario internazionale che in un documento riservato ha criticato l’accordo sottolineando che i
