E il treno corre forte... il treno va lontano <br />e il quadro cambia sempre là dietro al finestrino <br />io non ho avuto il tempo di stringere la mano <br />io non ho avuto il tempo di dire una parola <br />per asciugare il pianto di una madre che resta sola <br />per sciogliere quel nodo che mio padre aveva in gola. <br />Ma il treno va lontano... il treno porta via <br />e batte un tempo strano lungo la strada mia <br />più indietro c'è un bambino col naso che gli cola <br />poi vengono gli amici dei tempi della scuola, <br />l'amore chiuso al bagno con una mano sola <br />poi le canzoni sconce urlate a squarciagola. <br />Ma il treno corre forte e il treno adesso vola <br />sulle distese immense di ciclamini viola <br />sulle colline dolci coperte da lenzuola <br />sopra quei balli tristi coi buchi nella suola <br />sopra le notti spese in cerca di puttane <br />sui versi di Pavese, sulle promesse vane. <br />Ma il treno corre forte su tutta la mia vita <br />che passa via veloce che sfugge fra le dita <br />risento la sua voce, si riapre la ferita <br />la gioventù è passata per non ritornare mai più. <br />Ma il treno va lontano e non si è mai fermato <br />ma gli occhi di quest'uomo conservano il passato <br />e adesso vedo i visi di gente sconosciuta <br />che cerca nei sorrisi la libertà perduta, <br />la zingara fortuna che scopre le mie carte <br />che legge nella luna quale sarà la sorte. <br /> <br />Ma il treno corre forte <br />si fermerà soltanto <br />quando qualcuno un giorno mi chiamerà nel vento.
