Negli Stati Uniti ha rotto anche il sacro tabù dei veterani di guerra, Donald Trump, nella sua corsa forsennata per la nomination repubblicana alla Casa Bianca. <br /><br /> Una bordata contro il collega John McCain, prigioniero di guerra in Vietnam, a cui il miliardario Trump disconosce lo statuto di “eroe” durante un meeting conservatore in Iowa. <br /><br /> “Lo riconoscono come eroe di guerra perché è stato catturato – ha detto Donald Trump – Il fatto però è che a me piacciono le persone che non sono state catturate. E lui è stato fatto prigioniero”.<br /><br /> John McCain, pilota durante la guerra in Vietnam, è stato catturato nel ’67 ad Hanoi. Ha scontato 5 anni in prigione e poi è stato rivestito dalle massime onoreficenze militari. <br /><br /> Da twitter i repubblicani Jeb Bush e Rick Perry hanno espresso solidarietà a McCain. <br /><br /> Per Trump l’attacco oltre a essere un colpo mediatico serve strategicamente per rincarare la dose contro la riforma sull’immigrazione, appoggiata anche da McCain.
