Per un gruppo di migranti è arrivato il momento di lasciare Kos, dopo aver ottenuto i tanto attesi permessi temporanei.<br />Un traghetto li ha trasportati nel porto del Pireo, da dove saranno liberi di proseguire in altre direzioni.<br /><br /> Per tutto il giorno, gli agenti di polizia hanno lavorato incessantemente per registrare circa 1000 <br />richiedenti asilo ammassati nello stadio dell’isola greca.<br /><br /> “Sto andando in Germania, sono molto contento – esclamava un siriano di nome Ali -. Grazie Grecia, ci avete dato i documenti e ora posso andare in Germania. Grazie.”<br /><br /> Profughi e turisti si incrociano in questi luoghi di vacanza. Commercianti e ristoratori temono danni all’immagine dell’isola, abitata da 30.mila residenti e ora sede di tendopoli per 7000 migranti.<br /><br /> La contiguità origina anche qualche invidia da parte di chi non vuole essere considerato un individuo di serie B.<br /><br /> Il siriano Imad si domanda: “Perché noi viviamo così? Qual è la differenza tra me e loro? Non ce n‘è, siamo tutti esseri u