La Siria mette al sicuro quel che resta del patrimonio storico. Di fronte alla minaccia dell’Isil, il ministero della Cultura di Damasco ha disposto la ri mozione e la messa in sicurezza delle sue antichità.<br /><br /> La vendita dei reperti archeologici frutta decine di milioni di euro all’Isil, alcuni reperti sono stati venduti anche su ebay per finanziare la guerra all’Occidente. <br /><br /> “Si tratta di un patrimonio che è stato messo in salvo dalle mani dei criminali che mirano a saccheggiare le antichità per rivenderle sul mercato nero, attraverso le organizzazioni criminali o da quelle dell’Isil che vuole distruggerlo”.<br /><br /> Il contrabbando dei soli reperti archeologici trafugati ad al-Nabuk ha fruttato ben 36 milioni di dollari. I ponti di questo commercio mondiale sono Dubai e la Turchia.<br /><br /> Il saccheggio di antichità è la seconda fonte di finanziamento per l’Isil dopo il petrolio. Da quando è scoppiata la guerra in Siria il mercato nero dei reperti storici ha avuto una crescita esponenziale. Seco
