Per il secondo giorno consecutivo sono proseguiti i bombardamenti russi nel nord della Siria. Colpiti obiettivi contro quelli che Mosca definisce terroristi, ma che per alcuni paesi occidentali rappresentano semplici oppositori di Bashar al Assad. <br /><br /> Per il ministero della Difesa russo nei raid sono stati distrutti 4 obiettivi: un quartier generale e un deposito di munizioni nei pressi di Idlib, un centro di comando dell’Isil vicino a Hama e una fabbrica di esplosivi a nord di Homs.<br /><br /> “L’aviazione russa ci sta molto aiutando – dice Bassam Akhmad Mayrub, comandante dell’esercito siriano – Qui combattiamo contro le forze dell’Isil e di al-Nusra”. <br /><br /> Ma dal campo non mancano le denunce da parte dell’opposizione siriana che accusa le forze russe di aver ucciso almeno 36 civili nei raid di mercoledì e di aver colpito anche un campo di addestramento della Cia. <br /><br /> Secondo gli oppositori ad Assad nelle aree colpite non ci sarebbero gruppi legati al sedicente Stato Islamico.