Subaru Legacy: una prova con i piedi per terra<br />di Claudio Casaroli<br /><br />Gli ascoltatori radio in questi ultime settimane avranno avuto modo di apprezzare gli spot della campagna pubblicitaria promossa dalla Subaru in favore delle proprie vetture. Davvero creativi e sorprendentemente ironici, costruiti sulla morale: le Subaru sono vetture per automobilisti che, pur coltivando i sogni, sanno dare il giusto peso alla concretezza. Con esplicito riferimento alle doti di stabilità derivanti dalla trazione integrale permanente e dall'architettura meccanica di qualità dei singoli modelli. Caratteristiche che hanno premiato la marca delle Pleiadi con un'orgia di titoli nei rally a livello mondiale, europeo e nazionale conquistati negli ultimi quindici anni con l'Impreza. Per dare un senso alla nostra riflessione, e qualche lume in più sulla sceneggiatura televisiva della prova stradale da noi effettuata alla guida della nuova Subaru Legacy berlina 2.0 L 4WD bi-fuel (benzina-Gpl), riportiamo di seguito il testo dello spot: "Uno dei grandi misteri dell'antichità è legato al culto di Icaro. I suoi seguaci, detti Icarini, lo veneravano come un Dio e nei loro riti ne rievocavano il famoso volo. In queste cerimonie, si lanciavano da una rupe con grandi ali di terracotta, di cui purtroppo non ci è arrivato integro neanche un esemplare". Naturalmente, completo di morale: "Meglio stare coi piedi per terra!".<br /><br />Contagiati dalla creatività degli spot, con coerenza, abbiamo cercato nella nostra prova stradale di valorizzare le doti del nuovo modello con altrettanta ironia, evitando di banalizzare il principio meccanico e fisico noto anche agli automobilisti più distratti o comunque meno interessati all'argomento, riguardante proprio la tenuta di strada della berlina 4WD giunta alla quinta generazione. Con questa strategia pensiamo di avere raggiunto due obiettivi: avere messo in luce le prestazioni del nuovo modello senza ricadere nella ripetitività, avere trascritto una morale tutta nostra: "Quando ci sono i contenuti, la verità può essere raccontata anche con ironia".
