Esplode contro l’ambasciata russa a Kiev la rabbia dei manifestanti che chiedono la liberazione della pilota ucraina Nadiya Savchenko.<br /><br /> Il processo a suo carico è stato sospeso senza concederle diritto di parola. Savchenko, 34 anni, da giovedì scorso in sciopero della sete, è stata arrestata a luglio 2014 in territorio russo, secondo Mosca. Rapita invece dai separatisti e consegnata ai russi secondo la prigioniera la cui vita è in serio pericolo stando al resoconto dei medici. Savchenko ha firmato una dichiarazione in cui afferma che ogni tentativo di nutrirla in maniera coatta sarebbe equiparato alla tortura.<br /><br /> Una manifestazione pacifica si era svolta ieri in Piazza Maidan a Kiev. “Nadiya Savchenko è l’Ucraina. Non si piega, come l’Ucraina. La libertà o la morte” dice una manifestante.<br /><br /> “I leader europei e americani devono trovare un linguaggio per costringere all’ascolto il Presidente russo Vladimir Putin” dice Vira, la sorella di Nadiya. “Non so se possa essere la pressione econo
