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Barletta - Rapine a portavalori in tutta Italia, 10 arresti (25.03.16)

2016-03-25 55 Dailymotion

http://www.pupia.tv - Barletta - Oltre duecento carabinieri hanno svolto un'imponente operazione di cattura e perquisizioni in mezza Italia. Dieci gli arrestati, la maggior parte professionisti degli assalti in grande stile; solo alcuni sono fiancheggiatori incensurati utilizzati dalla banda per appoggio fuori area. Puglia, Basilicata, Campania, ma anche Lombardia, le regioni toccate dall'operazione.<br /><br />Si tratta di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Trani, su richiesta della locale Procura. L'accusa è per tutti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate in danno di furgoni portavalori e caveaux, nonché ricettazione, riciclaggio, detenzione e porto abusivo di arma da guerra e comune da sparo.<br /><br />Le indagini dei militari della Compagnia di Barletta hanno preso vita da un monitoraggio di tutti gli elementi sospettati di simili reati, anche a seguito dei numerosi assalti a bancomat avvenuti recentemente tra Puglia e Basilicata. <br /><br />Indagini tradizionali, supportate da pedinamenti in tutta Italia, intercettazioni ambientali, hanno consentito di conoscere, fin nei minimi dettagli, gli assetti organizzativi di una vera e propri banda paramilitare, con ruoli ben distinti e definiti, con una pianificazione maniacale degli assalti, attraverso lo studio dell'obiettivo e la dettagliata organizzazione delle imboscate, senza lasciare tracce. <br /><br />Poi c'è la creazione e lo sfruttamento di una rete logistica di supporto a ridosso dell'obiettivo, l'uso di micidiali armi da guerra, soprattutto di fucili mitragliatori kalashnikov e di esplosivi ad alto potenziale; poi autovetture potenti e di grossa cilindrata, strumenti meccanici a motore da utilizzare con maestria per provocare la forzatura di caveau e mezzi blindati. Si tratta di soggetti di Andria e di Canosa di Puglia, con appoggi nel beneventano, nel vicentino e nel basso Lazio.<br /><br />Nel corso dell'inchiesta, due sono state le rapine sventate dagli investigatori - San Nicola di Melfi (Potenza) e Torrenova (Benevento) - attraverso il tempestivo cambio di itinerario del blindato e il recupero dei mezzi pesanti che ne avrebbero sbarrato la strada, mentre altri tre erano i colpi che la banda avrebbe messo a segno in città del nord Italia: caveau Banca Popolare di Milano, in piazza Duca D'Aosta, un deposito orafo di Tezze sul Brenta (Vicenza) e un blindato a Marghera (Venezia). Tutti sventati con le odierne catture. Rinvenuti e sequestrati, a casa di uno degli indagati, due fucili a canne mozze con matricola abrasa. (25.03.16)

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