La liberazione della pilota ucraina, Nadia Savchenko, è stata decisa da Putin per cercare di alleggerire le sanzioni contro la Russia. Ne è convinto il governo ucraino che, il giorno dopo il ritorno a casa dell’ufficiale, sostiene che Mosca punti a rompere l’unità dell’Unione europea sulle sanzioni.<br /><br /> Teoria condivisa anche dagli avvocati della Savchenko: “Non ha voluto chiedere la grazia. Questa è stata la sua decisione. Ci aveva inviato dei documenti con i quali ci proibiva di chiedere la grazia – dice Mark Feygin, legale russo dell’ufficiale dell’esercito ucraino – Un ruolo cruciale nella sua liberazione è stato giocato da Putin. Ma solo dopo l’intervento dei leader del formato Normandia”.<br /><br /> Gli accordi di Minsk prevedono lo scambio di tutti i prigionieri e secondo Kiev ci sono più di 20 cittadini ucraini detenuti illegalmente in Russia. Ma nessuno di loro fa gola ai partiti ucraini.<br /><br /> “Ci saranno diversi tentativi, da parte dei partiti, di strumentalizzare la Savchenko – sostiene l
